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giovedì 27 giugno 2013

le speranze degli orizzonti

La storia che vi sto per scrivere è la storia di una creatura che vive in una terra lontana ma non troppo, di cui forse avrete sentito parlare ma non troppo e che se ne sta lì ma da non troppo.

Il suo nome è uno di quei nomi antichi che si fa difficoltà a pronunciare perchè appartiene a quelle lingue lontane e solenni. Anche lei è una creatura lontana ma che ha dimenticato la sua solennità. La sua vita, infatti, trascorre placida in apparenza, scandita da una routine fatta di piccoli gesti. Probabilmente lei discende da grandi antenati che anni e anni prima avevano realizzato cose straordinarie, chessò, costruito macchine per comunicare da un pianeta all'altro solo con un filo di cotone o ombrelli con piccoli raggi di sole incorporati per dare il buon umore nelle giornate di pioggia più scuri. Ora però, lei vive ben distante da strabilianti invenzioni e fantastici pianeti, tant'è che il suo intero mondo conta solo 126 passi da una riva all'altra, tutti circondati dall'acqua a dal suo senso d'infinito.
Ogni giorno si assicura che Lina, la sua pianta più bella, cresca sempre più sana e forte, che Ettore e Carlo, i due strani comignoli un po' comignoli, un po' animali e un po' mostri, sfiatino bene il fumo dei caminetti della sua casa o che tutte le lanterne siano sempre pronte ad accendersi quando il sole si fa basso.
Ogni giorno, piccole ma importantissime attività occupano il suo tempo, tutte svolte rigorosamente a piedi nudi, perchè, detto tra noi, lei è un po' selvaggia.
Sì, decisamente è troppo lontana dall'antica nobiltà dei suoi antenati.
Dicevamo però, che proprio quando il sole immerge i piedi stanchi nelle fresche acque del mare, lei si ferma per guardare l'orizzonte. Lo fissa e lo riempie di speranze. Speranze di cosa , dite? Non so bene, forse spera tutte le speranze del mondo o forse solo una ma, sicuramente si tratta di speranze fortissime!
A volte, nei giorni più fortunati, qualcosa spezza la linea impercettibile tra cielo e mare e lei comincia a sognare. Lei è sempre lì, in allerta,  anche quando deve badare a Lina, Ettore, Carlo e alle lanterne, per non farsi sfuggire la speranza che tanto e fortemente aspetta.


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